In questo nuovo appuntamento vedremo nel dettaglio le caratteristiche della scheda Arduino Uno Rev3 (qui in europa ora si chiama Genuino Uno Rev3, ma è la stessa scheda), quella che poi andremo effettivamente ad utilizzare nelle prossime lezioni. Arrivati a questo punto, cosa è Arduino veramente? La scheda Arduino è in realtà un circuito appositamente progettato per la programmazione e prototipazione con microcontrollori Atmel.
Quindi? piace molto perchè è a buon mercato, si collega direttamente alla porta USB del computer, e rispetto alle altre schede di sviluppo è molto, molto semplice da configurare e utilizzare: la trovi in offerta nel nostro store qui.
E’ il momento delle caratteristiche chiave! Almeno secondo me, eccole qui:
Al primo posto:
è un progetto open source. Il vantaggio di essere open source è che dietro c’è una grande comunità di persone che la utilizzano, in migliaia di modi diversi; se siete fermi su un punto, se non riuscite a far funzionare qualcosa, qualcuno c’è già riuscito e da qualche parte ho scritto come ha fatto.
Al secondo posto:
ha un’interfaccia USB semplice. Il chip sulla scheda si collega direttamente alla porta USB e viene visto dal computer come una porta seriale virtuale. Non so se esiste un modo più semplice di così.
Il terzo posto
spetta alla gestione automatica della tensione: sarà la scheda a organizzarsi internamente, a noi basta collegare una fonte di alimentazione esterna di 12v al massimo e sarà tutto perfetto. Durante i nostri esperimenti può essere alimentato direttamente dalla porta USB, senza alimentazione esterna aggiuntiva.
Quarto:
il chip ATmega328 costa al dettaglio circa 4 euro. Ha innumerevoli funzionalità molto comode come il timer, la gestione della PWM su determinati pin, molteplici modalità di sospensione e altro ancora. Perchè il discorso dei 4 euro? Perchè se lo brasate, non è poi così dura sostitituirlo.
Quinta e sesta caratteristica importante,
un clock al quarzo a 16MHz, abbastanza veloce per la maggior parte delle applicazioni che potremo mai creare e 32 KB di memoria flash per la memorizzazione di codice, direi più che sufficiente.
Poi ci sono i pin:
13 digitali e 6 analogici. Con questi piedini colleghiamo il mondo esterno al nostro Arduino! Sono fondamentali per estenderne le possibilità, basta collegare i dispositivi, i sensori, quello che riusciamo a inventare nelle prese corrispondenti a ciascuno di questi pin e siamo – quasi – a posto.
Per ultimi ma non meno importanti
citiamo un LED montato a bordo per vedere se la scheda è viva o per fare rapidi test semplici (è collegato direttamente al pin 13) e un pulsante per resettare la scheda qualsiasi cosa vada storta.
Con questa veloce panoramica concludiamo questa lezioncina; nella prossima ancora un po’ di teoria – poi basta – per farci una veloce panoramica su quali e quante altre schede compongono la famiglia Arduino: ecco qui il link alla panoramica completa.
Per comodità, ecco qui i link a tutte le puntate di questo minicorso pubblicate fino ad ora:
Arduino corso base: perchè Arduino
Arduino corso base: la famiglia Arduino
Arduino corso base: Arduino Uno
Arduino corso base: l’ambiente di sviluppo
Arduino corso base: il serial monitor Arduino
Se invece stai cercando di acquistarne uno prova seguendo questo link: Arduino Uno rev3.
Alla prossima!
Avendo intenzione di cominciare ad usare Arduino per la prima volta vorrei chiederti un consiglio.
Sono orientato ad acquistare lo Starter Kit dove oltre alla scheda Arduino vi sono il tutorial ed i vari componenti.
La domanda e’ questa:
se acquistassi invece Arduino Yun (mi serve il collegamento WIFI), potrei con questa usare i componenti e realizzare gli esempi dello Starter KIT?
Grazie e cordiali saluti.
Ciao Alberto, certo: gli esempi dello starter kit sono molto semplici, tutti facili progettini che mostrano principalmente i principi base, principi fondamentali eseguibili con ogni versione di Arduino. A presto!