Può la stampa 3D funzionare anche per progetti di grandi dimensioni? La risposta è sì. E anche bene. Lo conferma un progetto made in Holland portato avanti dallo studio Dus Architect che consiste nella costruzione della prima casa stampata in 3D.
La 3D Printed Canal House, che verrà assemblata nell’arco di tre anni, sorge sull’acqua a pochi minuti a piedi dalla stazione centrale di Amsterdam e riprende il design tipico delle casette olandesi.
Avrà tredici stanze che verranno costruite pezzo dopo pezzo, strato dopo strato grazie alla KamerMaker, una enorme stampante 3D facilmente trasportabile e assemblata direttamente nel cantiere.
Realizzata in collaborazione con la Ultimaker, azienda olandese specializzata nella stampa 3D, questa stampante è in grado di creare oggetti della grandezza massima di 2 metri di larghezza e 3,5 di altezza, e al momento consente di stampare con un solo colore. Il che significa che i pezzi dovranno essere trattati e verniciati successivamente.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di stampa 3D e plastica in ambito edilizio li ha spiegati Martina De Wit, una delle fondatrici dello studio, in una intervista a Repubblica.it.
“Prima di tutto i costi sono minori. Abbiamo calcolato che tra mano d’opera e materiali spenderemo circa un terzo in meno. Inoltre il fatto di poter costruire tutto sul posto significa anche abbattere inquinamento e traffico. Infine, la plastica che utilizziamo è totalmente riciclabile, al 100%. Se per caso si rompe qualcosa, o se semplicemente siete stanchi dell’arredamento e volete cambiare, tutto quello che dovrete fare è andare su un sito di design, scaricare un file dell’oggetto che più vi piace e stamparlo”.
“La stampa 3D è il futuro, è senza dubbio la rivoluzione sociale più importante che avverrà nei prossimi anni. Presto potremo stamparci oggetti di ogni tipo, a casa, senza fatica e con enorme risparmio energetico ed economico”. Parola di Martina De Wit.